31 luglio 2007

Fasciocomunisti




19 luglio 2007

I numeri dell'estate !

Provate a giocarveli.
- Il giugno più piovoso da 200 anni a questa parte o da questa parte
( emisfero nord probabilmente )
- L'estate più torrida da 128 anni.
Una estate terribile è stata quella del 2003 vale a dire 4 anni fa.
Quella del '83 anche e per la precisione 24 anni fa.
Sestina: 200 - 128 - 2003 - 4 - 83 - 24
Giocare per 5 settimane di seguito o meglio per 5 sessioni di estrazione
Tra poco avremo estrazioni permanenti del lotto e superenalotto nelle tabaccherie; potrete assistere a estrazioni in diretta sugli schermi ogni 5 minuti e giocare direttamente sul posto.
Che la pioggia sia con voi !
A Roma non piove di pomeriggio il 24 luglio da ben 359 anni !

03 luglio 2007

"Live Earth" oggi "Live Aid" ieri

live earth bob geldof
Bob Geldof l'organizzatore del concerto del 13 luglio 1985
Al grido di " Salviamo la Madre Terra" si terrà il "Live Earth", il concerto del 7 luglio 2007.
Il sito ufficiale in inglese, quì.
Appena 22 anni fa la vera emergenza era salvare i bambini dalla fame, fu messo in scena il "Live Aid", un concerto rock tenutosi il 13 luglio 1985 in diverse località, organizzato da Bob Geldof e Midge Ure, allo scopo di ricavare fondi per alleviare la carestia in Etiopia. (leggi qui) invece adesso, i bambini sono i responsabili, anche loro, dei mutamenti climatici.

Più bambini ci sono e più gas inquinanti si emettono, e la terra ne soffre.
Sir Bob Geldof, ha recentemente mostrato il suo disappunto verso l'iniziativa che adesso è nelle mani di Al Gore . Il suo disappunto nasce solamente però, dal fatto che i problemi della terra sono noti a tutti e che non si fa abbastanza.

Sir Bob Geldof aggiunge che riceve molte telefonate da gente che pensa sia lui l'organizzatore dell'evento. Lui organizzerebbe questa immane manifestazione solamente se potesse dare la notizia certa che qualche cosa si stia realmente facendo per salvare la terra.
La notizia certa è: I bambini continuano a morire di fame.
La notizia certa è che i bambini non sono stati salvati dal Live Aid di 22 anni fa, e adesso sono ancor più minacciati da chi considera la terra in pericolo, minacciata dalla sovrappopolazione.
Oggi si vuole eliminare i bambini per salvare la terra.

23 giugno 2007

Doveri religiosi degli uomini di governo

A tutti i podestà e consoli, giudici e rettori in tutte le parti della terra, e a tutti gli altri ai quali perverrà la presente lettera, frate Francesco, vostro piccolo e spregevole servo nel Signore Iddio, augura salute e pace.
Considerate e guardate che il giorno della morte s'avvicina (Gen. 47, 29).
Vi prego con rispetto, come meglio posso, di badare che, per le vostre cure e le preoccupazioni di questo mondo, non abbiate a dimenticare il Signore e a declinare dai suoi comandamenti, perché tutti coloro, i quali lo dimenticano e declinano dai suoi precetti, sono maledetti (Sal. 118, 21), e saranno da lui dimenticati (Sal. 30, 13).
E quando verrà il giorno della morte, tutte le cose che credevano di possedere, saranno loro tolte (Lc. 8, 18); e quanto più sapienti e po­tenti saranno stati in questo mondo, tanto mag­giori tormenti sosterranno nell'inferno (cfr. Sap. 6, 7).
Perciò fermamente vi consiglio, signori miei, a posporre ogni
altra cura e sollecitudine, ed a ricevere di buon grado il santissimo corpo e il sangue del Signor Nostro Gesù Cristo, in sua santa memoria. Cercate che sia molto onorato il Signore dal popolo che vi è stato affidato, e perciò ogni sera fate ricordare o per mezzo di un messo o con qualche segno al popolo tutto, di rendere lode e grazie al Signore Iddio.
E se non lo farete, sappiate che dovrete renderne ragione davanti al Signore Iddio vostro Gesù Cristo nel giorno del giudizio. Quelli che terranno presso di sé questo scritto e lo osser­veranno, sappiano di essere benedetti dal Si­gnore Iddio.
* SAN FRANCESCO DI ASSISI *Lettera prima ai reggitori dei popoli, in Gli scritti di san Francesco d'Assisi, introduzione e note di mons. Vit­torino Facchinetti O.F.M., testo riveduto e aggiornato da fr. Giacomo Cambell O.F.M., 5' ed., Vita e Pensiero, Mi­lano 1957. no. 205-206.

22 giugno 2007

Natura e limiti delle tasse

Nessun dubbio sussiste sul dovere di ciascun cittadino a sopportare una parte del gravame delle spese pubbliche.
Ma lo Stato, dal canto suo, in quanto incaricato di proteggere e di promuovere il bene comune dei cittadini, ha l'obbligo di non distribuire tra questi che gli oneri necessari e proporzionatamente alle loro risorse.
L'imposta non può quindi divenire mai per i pubblici poteri un mezzo comodo per colmare l'ammanco cagionato da un'amministrazione imprevidente, per favorire un'industria o una branca di commercio a svantaggio di un'altra egualmente utile. Lo Stato dovrà astenersi da qualsiasi spreco del denaro pubblico; esso dovrà prevenire gli abusi e le ingiustizie da parte dei suoi funzionari, nonché l'evasione di coloro che vengono legittimamente colpiti.
Gli Stati moderni sono propensi oggi a moltiplicare i loro interventi e ad assicurare un numero crescente di servizi; essi esercitano un controllo più stretto sull'economia; intervengono maggiormente nella protezione dei lavoratori; inoltre i loro bisogni aumentano nella misura in cui diventano più ampie le loro amministrazioni. Spesso le imposte troppo onerose opprimono l'iniziativa privata, frenano lo sviluppo dell'industria e del commercio, scoraggiano le buone volontà [...].
Si può dire, in breve, che le dimensioni considerevoli degli Stati moderni esigano una sistemazione accurata della legislazione fiscale, ancora aggravata, su più di un punto, da un empirismo discutibile. Inoltre, è di capitale importanza che i principi morali, giustificanti l'imposta, siano tenuti in debita considerazione, sia dai governanti che dagli amministrati e vengano effettivamente applicati. Si proceda, con criteri sempre più sensibili e più adeguati, all'adattamento dell'imposta alle possibilità reali di ciascuno.
La fiscalità non sarà allora più ritenuta un onere sempre eccessivo e più o meno arbitrario, ma rappresenterà, in uno Stato meglio organizzato e più atto a procurare l'armonioso funzionamento delle varie attività della società, un aspetto, può darsi umile e molto materiale, ma indispensabile della solidarietà civica e dell'apporto di ciascuno al bene generale.
La saggezza dei governanti e l'efficacia di un'amministrazione zelante ed integra, deve dimostrare chiaramente che il sacrificio imposto corrisponde ad un servizio reale e genera i suoi frutti.

* PIO XII *
Allocuzione al Congresso dell'Associazione fiscale internazionale, del 2-10-1956, in La pace interna delle nazioni. Inse­gnamenti pontifici a cura dei monaci di Solesmes, trad. it., 2' ed., Edizioni Paoline, Roma 1962, pp. 677-679.

16 giugno 2007

IDF Israel female soldiers

09 giugno 2007

Castel Sant’Angelo

Non c’è monumento in Roma forse più caratteristico e significativo di Castel Sant’ Angelo. Se il Colosseo, dopo le persecuzioni, rimase infatti come una memoria sacra, quasi al di fuori dei tempi, da quando Aureliano ( 275) trasformò l’antico mausoleo di Adriano in un’imponente fortezza, la vita del Castello fu, per oltre mille anni, al centro della storia tumultuosa di Roma.
La sua funzione, dalla invasione dei goti di Alarico del 410 fino al famigerato « Sacco » del 1527, fu quella di difendere la Città Eterna dei nemici che nei secoli la minacciarono da ogni dove.
Il più lungo assedio che il Castello subì fu ad opera dei goti di Vitige, nel 537, quando i difensori romani, guidati da Belisario, furono costretti a fare a pezzi le statue che ornavano il mausoleo per scaraventarle dagli spalti sui nemici. Dopo un anno di inutili sforzi, Vitige abbandonò il campo e Roma fu salva.
Prossimo alla dimora dei Papi, ed anzi ad essa legato da un lungo braccio di mura, detto il Corridoio, il Castello appare quasi come la mano armata del Pontefice che si protende nella città, la sentinella in armi della cittadella di Pietro, simbolo temporale della supremazia del Papato nei confronti dell’autorità del Campidoglio. Gli storici ricordano come quando il Papa francese Urbano V si decise a lasciare Avignone per tornare nella sede tradizionale di Roma, l’ambasceria romana che il 20 settembre 1367 gli andò incontro a Corneto di Tarquinia dove era appena sbarcato, gli consegnò, in atto di sottomissione, non le chiavi della città, come avrebbe voluto l’antica consuetudine, ma quelle del Castello, su di un piatto d’argento.
Il 27 giugno 852, Papa Leone IV consacrò con una solenne processione quella che sarebbe passata alla storia come « Città leonina ». In questa occasione il Castello fu dedicato all’Angelo. Ma non ad un angelo qualsiasi: a san Michele, l’Angelo per antonomasia, di cui era vivissimo il culto. Era logico del resto che la fortezza, le cui mura possenti si ergevano a difendere il cuore stesso della Chiesa, fosse dedicata a san Michele, l’arcangelo guerriero che della Santa Chiesa è il protettore. Il Castello fu così Castel Sant’Angelo. Un’antica e celebre tradizione ricollega inoltre la venerazione dell’Angelo ad un episodio prodigioso accaduto sotto il pontificato di san Gregorio Magno.
Era l’anno 590. In Roma, già devastata da uno straripamento del Tevere che aveva allagato la città riducendola alla fame, scoppiò una terribile peste inguinaria. Per placare la collera divina, il Papa ordinò una « litania settiforme », cioè una processione generale del clero e della popolazione romana, formata da sette cortei, che confluissero verso la Basilica Vaticana. Mentre la grande moltitudine camminava per la città, la pestilenza arrivò al punto tale di furore che nel breve spazio di un’ora ottanta persone caddero a terra morte. Ma san Gregorio non cessò un attimo di esortare il popolo perché continuasse a pregare e volle che dinanzi al corteo fosse portato il quadro della Vergine piangente dell’Ara Coeli, dipinta dall’evangelista san Luca. Fatto meraviglioso: man mano che l’immagine avanzava, l’aria diventava più sana e limpida al suo passaggio ed i miasmi della peste si dissolvevano, come se non potessero sopportarne la presenza. Si era giunti al ponte che unisce la città al Castello. Improvvisamente, al di sopra della sacra immagine, si udì un coro di angeli che cantavano: « Regina Coeli, laetare, Alleluja - Quia quem meruisti portare, Alleluja - Resurrexit sicut dixit, Alleluja! » a cui san Gregorio rispose: « Ora pro nobis Deum, Alleluja! ».
Nacque così il Regina Coeli, l’antifona con cui nel tempo pasquale la Chiesa saluta Maria Regina per la risurrezione del Salvatore. Dopo il canto gli Angeli si disposero in cerchio intorno al quadro e san Gregorio Magno, alzando gli occhi, vide sulla sommità del Castello un Angelo sterminatore che dopo avere asciugato la spada grondante sangue la riponeva nel fodero, in segno del cessato castigo.
Da allora, in ricordo di quest’apparizione, la Mole Adriana fu conosciuta come Castel Sant’Angelo e nel suo più alto torrione fu in seguito posta la celebre statua di san Michele, l’Angelo sterminatore che abbassando la sua spada sta per riporla nella guaina.
Il grande angelo di bronzo che domina il Castello è stato rimosso (cfr. La Stampa del 20-8-1983) dal suo piedistallo, smontato, imballato in trenta pezzi, e trasferito per lavori di restauro. La notizia ha suscitato inquietudine per chi è abituato a prestare attenzione al linguaggio dei simboli. Finito il restauro, la statua, è di nuovo al suo posto, e nella sua simbolica sede è tornato l’Angelo che custodisce la Chiesa e la città di Roma. Non resta che aumentare le preghiere a san Michele, Protector Catholicae Ecclesiae, Exterminator Daemonum, Fortitudo nostra, perché in queste ore difficili della storia continui a sorreggere con il suo aiuto la Santa Chiesa ed i cattolici fedeli.

31 maggio 2007

Così parlò Padre Pio


link
Pio da Pietrelcina (1887-1968)

Così parlò Padre Pio ai suoi figli spirituali.
Sono raccolti qui frasi sue, come citazioni fuori contesto.
Il contesto di queste espressioni, non è citabile per iscritto e consiste nel tipo unico di rapporto che il Padre stabiliva, con ogni singolo suo figlio.


Amor di Dio

- Padre, non arrivo a comprendere come mai Dio ci ama tanto.
Il vero motivo è che Dio è amore diffusivo: non si contenta se non si dà tutto.

- Padre, quanto è buono il Signore: mi ha dato e mi dà sempre !
E quello che ti darà !

- Il Signore si piega sempre alla mia piccolezza. Non si stancherà ?
Non si stanca, no !

- Padre, il Signore è generoso con me e io non lo sono con lui.
Ma tu l'ami: se non ti riesce di fare cose grandi, umiliati.

- Padre, l'amore di Dio è un dono, ottenetemi questo dono.
Ma si, te lo darà !

- Padre, ho pianto, perché non sento più l'amore di Dio.
Lo sentirai quando finirà la prova.

- Padre, vedo che, in verità, non ho cuore, non so amare Gesù.
Gesù dice: << Chi mi ama osserva i miei comandamenti >>. Con le prove si ama il Signore. Osserva i suoi comandamenti, fa i doveri del tuo stato per amor suo e tu l'ami.





30 maggio 2007

Il Profumo di Roma

Roma! nome pieno di mistero.

Dal momento che codesto nome si levò su le nazioni, nessuna voce l’ha mai pronunziato senz’odio o senza amore, e non si sa se maggiore sia stato l’ardore dell’odio, o la passione dell’amore. Mentre la vanità dello spirito moderno si vanta di conciliar tutto, l’odio e l’amore di Roma continuano la loro lotta, più aspra che mai. Roma trionfante, dominatrice delle nazioni! Roma assoggettò tutta la terra e si nutrì della carne dell’umanità intera; Roma prese tra le sue braccia potenti il genere umano, come un bambino malaticcio, e gli fece respirar l’aria salubre delle cime, l’ha nutrito delle carni di Gesù, il Dio vivente.
Dio sia benedetto! Io sono fra coloro che Roma accolse tra le sue braccia, feriti, minacciati della vecchia morte del peccato. La sua mano luminosa mi ha trasportato sulle altezze divine, le sue mani materne mi han tratto a respirare l’aere del Cielo, la sua santa mano mi ha nutrito d’un divino alimento. Io ho ricevuto da lei la vita, e le dò in cambio l’amore. Quand’io vidi Roma per la prima volta, ignaro della morte e ancor più della vita, ma agitato da un istinto misterioso: quand’io vidi questa Roma augusta e ne respirai il profumo, allora seppi che cos’era l’amore.
Il profumo di Roma? Quale il Cristianesimo l’ha formata, Roma è la città delle anime. Essa ha un accento che ogni anima può intendere: ma lo spirito senz’anima non può. Lo spirito scettico, nei ministri del culto divino, non vede che la fragilità umana. Nota la macchia sul marmo, la ruga sul viso e domanda ove sia la Divinità. Canticchia una canzonetta mentre s’innalza la preghiera, si copre la fronte quando scende la benedizione. Egli dice alla benedizione: « Cerca altre fronti meno altere della mia; la mano che ti accenna non è che una mano mortale! » Così, attraverso la Città santa, lo spirito orgoglioso si ostina e si gonfia di superbia tamquam pullus onagri.
Goethe, spirito pagano, non ha conosciuto la vera Roma. Egli si è fermato all’involucro esteriore. Ne respirò il profumo, alla guisa di quei profani che s’introducono quasi furtivamente nei nostri templi, e rimangono estasiati, ma non sanno che gl’inni e i vestimenti sacri e il fumo dell’incenso sono anch’essi una preghiera. Goethe, da buon pagano, ricantava i poveri versi d’Ovidio, e portò l’ultimo suo saluto al Campidoglio. La grande Roma cristiana, ancora una volta padrona del mondo, questa Roma spirituale, nostro amore e nostra gloria, egli l’ha appena intraveduta.
Vederla e comprenderla è dato solo all’occhio semplice della fede. Come Iddio che la riempie, essa si nasconde ai superbi. L’orgoglio dello spirito la percorre, ma non la discopre. Felice colui che può sospettare almeno che essa esiste, sentendone in cuore l’influsso benigno!L’umile che di lontano s’è inginocchiato dinanzi alla Croce imperitura, che ha toccato con la sua fronte il pavimento santo; il figlio della Chiesa che ricorda Cesare ma onora Pietro, è il vero ospite di Roma. Essa parlerà al suo cuore.Come la casa del padre è aperta al figlio amorevole, così Roma pure gli è aperta. Egli percepirà il senso delle sue armonie, il fascino travolgente de’ suoi profumi; la comprenderà e l’amerà e porterà in cuore il ricordo imperituro del suo amore. O Dio del cielo e della terra, che avete scelto Roma come un punto tra il cielo e la terra, nel quale Voi degnate scendere e a noi è dato salire, affine di poter gettare uno sguardo negli splendori del Cielo, e di vederVi e di toccarVi e di ricevere nelle nostre orecchie mortali l’eco del suono della Vostra voce;O Dio degli angeli e degli uomini, Dio dei poveri, Dio dei deboli, Dio clemente che create in noi i buoni desideri e li ascoltate;Siate benedetto d’avermi chiamato nella vostra Roma, d’avermene rivelato i profumi, d’avere aperta la mia intelligenza alla sua parola, d’aver purificati e illuminati gli occhi miei nella sua luce! In quell’istante io conobbi il Cielo e la terra, conobbi me stesso e Voi!In quell’istante io pensai ai miei antenati sconosciuti. Chi recò loro la fede? Da quale sorgente sgorgò il ruscello che doveva giungere fino al loro povero accampamento selvaggio? Fu un legato di Roma che segnò la Croce sulla loro fronte.
Divenuti figli di Dio, vissero consolati all’ombra della Croce. Quando si trattò di strappare loro la Croce, e con essa la loro eredità divina, allora accorsero in loro difesa i legati di Roma e la luce rimase nelle loro anime, e la libertà e la speranza consolarono ancora i loro cuori, e mi trasmisero un sangue cristiano.
O Roma, o dolce madre dei popoli, sii benedetta pei doni che hai largito a’ miei padri; sii benedetta per le gioie che hai versato durante tanti secoli su questi umili lavoratori, povera gente destinata alla fatica e alle pene!Sii benedetta per le virtù che tu loro insegnasti, per le umili preghiere che ponesti sul loro labbro, per le briciole di pane e le gocciole d’acqua che essi, nella loro miseria, offersero agli indigenti; sii benedetta pei raggi che illuminarono le loro fronti madide di sudore!

Louis Veuillot

02 maggio 2007

Che la pioggia sia con voi

Chi si ripara all'ombra della frasca; piglia l'acqua che cade più quella che casca.

I profeti di sventura sono sempre all'erta e non perdono mai occasione per predirre grandi sciagure per la madre terra , quella che loro chiamano Gaia.
I nemici della terra sarebbero gli esseri umani e le loro attività. Addirittura le vacche emettono più gas inquinanti e destabilizzanti di tutte le raffinerie di petrolio.
Vorrebbero dimezzare la vita delle vacche oppure modificare la loro digestione che produce gas metano facendo bere loro olio di fegato di merluzzo che andrebbe bene ma poi darebbe bistecche al sapore di pesce. Insomma un bel problema che ci ricorda la crisi della mucca pazza che fù procurata proprio da questi amanti del ciclo naturale delle cose e che imposero appunto la alimentazione delle vacche erbivore con mangimi a base di carcasse animali.
Il risultato fu il sopraggiungere della crisi, che fu poi ampiamente esagerata e gonfiata ad arte sempre per creare problemi all'uomo responsabile della agonia del pianeta.

Bisogna smettere di vivere come ci spiega chiaramente il sito web dei radicali rientro dolce.
Gli obiettivi dell'associazione "rientro dolce" è quello di eliminare gli esseri umani dalla terra in quanto responsabili ..."<< L'Associazione individua nell'attuale crescita incontrollata della popolazione mondiale la causa prima della crisi umanitaria, ecologica, energetica e alimentare attraversata dal pianeta >> " per poi rassicurare proclamando..."<< vengano adottate misure dirette ad una consistente riduzione della popolazione totale del pianeta secondo una modalità "dolce", nel rispetto dei diritti umani e delle libertà individuali >> "

Il responsabile della crisi è l'uomo e le sue attività agricole e di allevamento e allora ecco che con la soppressione "dolce" del surplus di popolazione si restituisce alla terra la sua linfa vitale.
Sappiamo che non è vero; che gli esseri influiscono sul consumo di ossigeno e nella emissione di gas inquinanti per una percentuale dello zero virgola e gli scienziati onesti lo sanno.
L'ossigeno che consumano solamente gli insetti del pianeta è migliaia di volte quello che consumano gli esseri umani

In questo momento è in voga la carenza di acqua e la siccità incombente; ma dove finisce l'acqua ? Non è forse vero che quella che c'è, ed è il 70% della superfice della terra, da una parte scorre via dal lavandino per poi proseguire nel suo viaggio per poi ritornare nelle nostre tubazioni di casa ? Non siamo forse noi eredi dei romani che con i loro 12 acquedotti regolavano e soddisfacevano il fabbisogno degli esseri umani ?
Alla fine il problema è l'uomo e in un modo o nell'altro la colpa ricade sempre su di lui come accade all'agnello della favola di Fedro che si abbevera nel ruscello e viene accusato con ogni pretesto dal lupo.

Che la pioggia sia con tutti voi e vi arrechi sollievo; una pioggia provvidenziale, come ha detto recentemente il Santo Padre Benedetto XVI, che vi renda più forti e pazienti contro quello che si inventeranno in caso di un estate piovosa.

22 febbraio 2007

Finalmente a sinistra ?



foto noipress


Fosse la volta buona !
Il tempo stringe, e i vecchi della politica italiana di tempo ne hanno veramente poco ( mica so fatti di pietra ); bisogna dare una svolta a sinistra; togliersi la soddisfazione della vita.
Fino ad oggi la storia della sinistra è stata marchiata dalla mancanza del consenso da parte della maggioranza degli italiani sia alle elezioni che nella realtà. Adesso o mai più; ieri i vincitori in parlamento sono stati proprio quelli della sinistra estrema; quelli della interruzione delle missioni militari all'estero e dell'antiamericanismo. Perché aspettare un consenso che non verrà mai ?

L'occasione è ghiotta e ci proveranno con tutte le forze; vale a dire che questa volta potrebbero rifiutare la mano dei DC come Casini o Follini; questa volta la soluzione è a portata di mano. Si tratta semplicemente di accontentare i comunisti, dargli di più, e come per incanto non verranno mai più a mancare i voti. Il sogno che si avvera; i politici italiani, celebri per il loro genio, tenteranno il colpo del secolo e anche di quello passato: Formare un governo veramente di sinistra senza avere bisogno dei centristi.
Vedremo se riusciranno nel loro intento.

29 gennaio 2007

Espianti Post Mortem

Alcuni organi possono essere espiantati anche "Post Mortem".
Dopo la dolorosa vicenda della ragazza sedicenne morta in calabria dopo un coma, causato sembra da una interruzione di energia elettrica, mentre era sotto operazione per un'appendicite; veniamo a sapere che le associazioni benefiche che spingono a tutto spiano per diffondere le donazioni di organi ci sono rimaste male. Infatti la vicenda della studentessa ha reso necessaria una autopsia per far chiarezza sulle cause della morte; ma al tempo stesso ha impedito agli benefattori di poter "espiantare" gli organi della malcapitata...se non solamente le cornee. Hanno dovuto ammettere in TV e in varie interviste, e con assurdi giri di parole, che gli organi vanno espiantati quando il soggetto donatore ha ancora il cuore pulsante. L'opinione pubblica si era già soffermata sulla questione dopo aver appreso che alcuni organi come le cornee, possono essere espiantati anche "post mortem"; infatti la banca delle cornee non ha problemi e può contare su un magazzino ben fornito.
Che ORRORE ! Addirittura alcuni medici, partecipano al dibattito su autorevoli riviste scientifiche sulla opportunità di praticare l'anestesia prima dell'espianto di organi.
La morte è un fenomeno non ancora molto compreso e allora per evitare coinvolgimenti meglio praticare l'anestesia mentre si estrae un cuore pulsante dal corpo di un donatore; non si sa mai !

15 gennaio 2007

Il DC 9 di Ustica

Dopo 27 anni di frottole, dobbiamo ammettere che adesso il bombarolo dell’ordigno esplosivo piazzato nella coda del Dc-9 Itavia non lo prendiamo più. Frank Taylor, il fisico inglese che inchiodò alle proprie responsabilità i due terroristi del disastro del Jumbo Pan Am precipitato a Lockerbie in Scozia, lo aveva detto chiaramente che si trattava una bomba esplosa all'interno del DC 9 poco prima dell'atterraggio a Palermo il 27 giugno del 1980. Lo stesso accadde anche a un aereo francese sempre durante quello scorcio di anno 1980. Il 2 agosto dello stesso anno esplose alla stazione di Bologna un’altra bomba con altre 80 persone uccise sul suolo italiano. La stessa città dalla quale era partito il Dc9 Itavia
Già il fermo nel 1979 ad Ortona di alcuni esponenti dell’Autonomia italiana che assieme con militanti del Fronte popolare per la liberazione della Palestina stavano trasportando una partita di missili Sam 7 Strela diretti in Libano, ci farebbe pensare ad un'intensa attività terroristica con le minacce che seguirono al nostro paese .
Se volete leggere e approfondire potete farlo leggendo questo articolo.
Le numerose inchieste giornalistiche giudiziarie e una pressione mediatica e giornalistica massiccia ci parlarono di combattimenti aerei tra militari di tutta la NATO; ci parlarono di tracce radar cancellate e di alti ufficiali traditori della patria.
Ci verrebbe da chiederci che competenza possano avere magistrati e giornalisti di combattimenti aerei, di bombe e missili lanciati da portaerei o jet militari. Tutta gente che il militare nemmeno lo ha fatto e che del motore della loro automobile sa solamente che bisogna girare una chiave per mettere in moto.
Ma rallegriamoci ! Fabio Fazio e' il vincitore del premio 'E' Giornalismo', fondato da Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e Giancarlo Aneri.
"Fazio e' uno dei pochi che ha tentato, nella crisi della tv, di riportare un'informazione corretta e di occuparsi di problemi seri", ha commentato Giorgio Bocca.

11 gennaio 2007

Anno nuovo solita chat

L'Anno 2007 è iniziato e la normale attività della chat del forum politico prosegue con i nuovi ma sempre vecchi motivi.
Abbiamo notato i soliti noti tornare alla carica dopo la esecuzione di Saddam e altri vari accadimenti. Pannella continua con i suoi scioperi della fame e della sete; secondo lui la vita è sacra !? Se si allora bisogna fare qualcosa sulla pena di morte, e lui ce la mette tutta.
Mons. Stanislaw Wielgus ha rinunciato all'incarico alla carica di arcivescovo di Varsavia, ma la notizia vera è la diffusione del rapporto dell’Istituto polacco della memoria nazionale (Ipn) l’ente pubblico istituito nel 1998 dal Parlamento di Varsavia, per esaminare gli archivi della polizia segreta polacca al fine di ristabilire la verità storica sull’oppressione nazista e comunista della Polonia dal 1939 al 1989. Diamo addosso ai preti ma non si parli di anticomunismo che è peggiore del comunismo.
Abbiamo sentito lakanna desiderare la confisca delle catene d'oro e delle mercedes ai preti di tutto il mondo (solo ai cattolici però). Domandiamo allora: chi è che si aggira per le strade d' Europa, forti della nuova ammissione UE, con carovane formate da mercedes e guidate da personaggi con vistose catene d'oro al collo ?
Personaggi vecchi e noiosi, se non volgari, ci dicono che a Roma c'era la peste perché non ci si lavava. Pare chiaro che questo è falso; la Roma dei romani e della chiesa è ammirata in tutto il mondo per le sue mille fontane che forniscono acqua corrente da 3000 anni.
Proseguono nel loro lavoro di copia-incolla buffi personaggi del sud Italia fedeli al re Savoia.
Proprio nel sud Italia doveva vivere un tale fenomeno?
Tutti sappiamo che il re d'Italia è un assurdo ideologico, visto che tale regno instituito dopo il risorgimento è terminato dopo le tragiche vicende della seconda guerra mondiale.
I Savoia non sono sopravvissuto alla quarta generazione come da profezia di san Giovanni Bosco, e don Bosco ci prendeva con le profezie.
Sempre da i soliti copia-incolla veniamo a prendere parte a un seminario online sulle somiglianze tra la ritualità massonica e la fiaba di Pinocchio.
Ringraziamo tutti yahoo chat America, senza di lei questi pensatori illuminati sarebbero presenti nella sola vita reale, nei mass media e nei parlamenti.

07 gennaio 2007

Apocalypto di Mel Gibson

Le accuse contro Mel Gibson sono molte; quella di fare film violenti e primordiali e soprattutto di non fornire versioni "politicamente corrette". Di sicuro Mel Gibson è attento a quel riflusso ideologico che porta i giovani numerosissimi al cinema a vedere dei bei film che narrano di gesta eroiche, con i protagonisti in prima linea a combattere.
Per le riprese di "The passion of the Christ" Mel Gibson ha voluto presente sul set prima delle riprese del film, un sacerdote ordinato prima del 1962, per celebrare la messa in latino, quella tridentina preconciliare.
Il cinema degli ultimi anni ci ha regalato bellissimi films sgraditi alla massa dei critici, ma campioni al botteghino, alla stesso modo di quei films premiati ai festivals che sono dei fiasco al botteghino. Secondo voi, come mai poche decine di illuminati critici e intellettuali sono in disaccordo con una così grande parte del pubblico ?
Braveheart è stato un successone.
Un film bellissimo e campione di incassi è stato "Il Gladiatore" di Ridley Scott con Richard Harris, Oliver Reed, Djimon Hounsou, Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Connie Nielsen;
Ha avuto un grande successo anche "Master and Commander" di Peter Weir con Russell Crowe, Richard Stroh, Paul Bettany, Billy Boyd .
Quindi ben venga questo Apocalypto. Il regista australiano ci spiega che nel film si mostra quello che è successo realmente, e addirittura con scene meno violente di "Braveheart". Era la società Maya che si avviava verso il declino secondo le tesi dello storico-scrittore Will Durant ? "Una grande civiltà non viene conquistata fino a quando non si distrugge da sola dal di dentro".
Anche Nicholas Wade, giornalista scientifico del quotidiano "New York Times", nel suo libro intitolato "Before the dawn. Recovering the lost history of our ancestors" - link - afferma che il famoso "buon selvaggio" non è mai esistito, e che nella società precolombiana quasi sempre si praticavano la tortura, la vendetta, la violenza sessuale e l'infanticidio. L'indigeno precolombiano non era per natura pacifico, tollerante, leale e generoso, la vita delle società americane primitive era basata sulla violenza, l'intolleranza, la perversione e la perfidia. Una specie di forum politico di yahoo chat, ma nel real world.
Andiamo a vedere questo film; magari ci rendiamo conto che alla fine gli uomini dell'America precolombiana, stanchi di quel mondo di terrore, abbiano liberamente accettato la buona novella; la nascita di colui che è anche il loro Creatore. Le grandi nazioni del sud America infatti sono nate dopo l'arrivo dei Conquistadores. Qualcuno ha pensato addirittura alla censura ! Ma la censura è stata abolita, qualcun altro avrà ricordato, e allora si esortino i gestori dei cinema di sconsigliare ai minori la visione del film e quindi di non incassare i soldi del biglietto. Non andrà proprio così. I pubblicitari, dopo l'ennesimo tentativo di imporre films e programmi di ogni genere dove la trasgressione viene descritta come normale ed accettabile, dopo aver incassato il rifiuto del pubblico, e stavolta anche dei gestori delle sale cinematografiche, dovranno tornare a guadagnarsi il pane con detersivi e merendine.

03 gennaio 2007

Un processo che non si può arrestare ?

Buon Anno 2007 !
Secondo quanto si legge sui vari siti web, alla trasmissione Baobab di Radiouno, il Premier ha parlato a lungo dell'allargamento della UE definendolo «un bell' avvenimento». Aggiunge : «La gente " ha avuto paura " dell'allargamento ma è proprio questo il " sentimento da abbattere "» e che «Romania e Bulgaria si sono preparate bene». Come amano dire i politici: " Siamo di fronte a un processo che non si può arrestare ".
Ma neanche un po' ! Tutto si può arrestare ! La vita pratica di tutti i giorni ci insegna. Si può arrestare eccome !
Il 29 maggio 2005 Chirac ha incassato il sonoro “no” ed è stato bocciato dal suo stesso popolo che ha fatto naufragare il Trattato costituzionale.
Dopo il “no” francese sono seguiti, il “no” olandese e la rinunzia britannica al referendum.
Solo in Spagna il 75% ha votato per la ratifica. Ma soltanto il 42% degli spagnoli si è recato alle urne: vale a dire che solo il 32% degli spagnoli ha appoggiato il Trattato.
Tutto si può arrestare.